Biografia di Roman Polanski
Roman Polanski nasce a Parigi nel 1933. I genitori fanno ritorno in Polonia appena due anni prima dell'inizio della seconda guerra mondiale: entrambi verrano più tardi deportati nei campi di concentramento.
Il giovane Roman riesce a scappare dal ghetto riuscendo a sopravvivere vagando per la campagna polacca e vivendo con diverse famiglie cattoliche. In questo periodo Polanski si reca spesso al cinema.
Negli anni ciquanta inizia a recitare; compare tra gli altri nel film di Andrzej Wajda, A generation, prima di andare a studiare nella scuola di cinema di Lodz.
I suoi primi cortometraggi, mostrano il suo gusto per una sorta di "black humor" e il suo interesse per "strane" relazioni umane.
Il suo lungometraggio d'esordio, Un coltello nell'acqua (1962) è il primo film polacco del dopoguerra non incentrato sul tema della guerra.
Polanski sceglie di lasciare la sua terra e recarsi in Francia, dove diviene amico del giovane sceneggiatore Gerard Brach, che diventerà suo abituale collaboratore.
I due film successivi, Repulsion e Cul-de-sac realizzati in Gran Bretagna e scritti con Brach, vincono rispettivamente l'Orso d'argento (premio speciale della giuria) e l'Orso d'oro al festival di Berlino.
Nel 1967 Polanski approda a Hollywood dove conquista agevolmente la fama con il parodistico Per favore, non mordermi sul collo e con il thriller psicologico Rosemary's baby.
Tuttavia nel 1969, dopo il brutale assassinio della moglie Sharon Tate (per di più in attesa di un figlio) per mano della setta di Charlie Manson, il regista decide di far ritorno in Europa, dove nel 1973 dirige Che?
Nel 1974 appare ancora negli USA con Chinatown (nomination per il miglior film e la miglior regia), il film che sembra veramente avviarlo verso una promettente carriera Hollywoodiana.
Ma dopo essere stato accusato di rapporti sessuali con una ragazza minorenne, Polanski è costretto a lasciare gli Stati Uniti per l'Europa e diventare cittadino Francese.
Dopo il film Tess (1979) (premiato con tre Oscar e tre Cèsar), il suo lavoro procede a fasi alterne. Lavora, in qualche occasione anche in teatro e continua a fare l'attore in film diretti da altri registi, raggiungendo spesso interessanti risultati, come nel caso del film di Tornatore Una pura formalità (1994) in cui dà efficacemente corpo alla misteriosa figura di un commissario di polizia.
Nel 1993 è premiato con un Leone d'oro alla carriera alla mostra del cinema di Venezia.
Polanski si è poi risposato con l' attrice Emmanuelle Seigner, l'interprete di alcuni suoi film: Frantic, Luna di fiele, La nona porta.
Da ricordare sicuramente è il suo "teatrale" film La morte e la fanciulla, ma è nel 2002 con la pellicola Il pianista, che il regista ottiene numerosi riconoscimenti sia in Europa che negli Stati Uniti, tra cui citiamo 3 Oscar come miglior regia, miglior attore protagonista (Adrien Brody) e miglior sceneggiatura non originale.
Nel 2004 ha girato un nuovo adattamento di Oliver Twist, il famoso romanzo di Charles Dickens.
Nel 2009 viene arrestato in Svizzera mentre si recava al Zurigo Film Festival per ritirare un premio. Polanski terminerà dal carcere l'adattamento cinematografico de Il ghostwriter di Robert Harris, con protagonisti Ewan McGregor e Pierce Brosnan.